Caron “Ec70” una scossa di energia

Caron “Ec70”

Nell’ultimo quinquennio i processi di elettrificazione nell’ambito della meccanizzazione agricola in Europa si sono evoluti velocemente. I progressi tecnologici raggiunti con l’esperienza maturata nel settore automotive, la crescente attenzione verso la sostenibilità ambientale dei cicli produttivi e le sempre più stringenti normative per la riduzione delle emissioni inquinanti hanno in effetti accelerato tale percorso, dando impulso a nuove soluzioni che attraverso differenti architetture, ibrida, plug-in e full electric, promettono anche di migliorare l’efficienza delle macchine e di ridurre i costi di gestione.

Ampi margini di crescita

Ne è derivato un segmento di mercato al momento di nicchia, anche per l’ancora limitata applicabilità di tali soluzioni in termini di attività, i cui margini di crescita sono però tuttora elevati anche in funzione dei 500 milioni di euro messi a disposizione per tale transizione dal “Pnrr”, il “Piano nazionale di ripresa e resilienza”. Di fatto un’occasione di ampliamento, piuttosto che di
sostituzione, delle soluzioni che la meccanizzazione agricola mette a disposizione della moderna agricoltura, opportunità che anche Caron non si è lasciata sfuggire e che in occasione di Eima 2024 sarà trasposta fisicamente con il lancio del primo transporter full electric.

Denominato “Ec70” e caratterizzato da un’inedita livrea blu volta a sottolineare la totale ecosostenibilità del mezzo, si orienta in particolare alle applicazioni comunali nelle zone a tra co limitato, nei parchi e giardini urbani e più in generale in tutti questi contesti nei quali l’assenza di emissioni e di rumorosità risultano vantaggi se non irrinunciabili quanto meno preziosi. Ciò grazie a un powertrain incentrato su un motore elettrico sincrono a magneti permanenti da 50 chilowatt di potenza massima, circa 68 cavalli equivalenti, e da 300 newtonmetro di coppia di punta alimentato da un pacco batterie agli ioni di litio da 35 chilowattora, operante a 350 volt e in grado di supportare modalità di ricarica fino a 22 chilowattora.

Seconda unità per la presa di forza

Accanto all’unità principale, Caron “Ec70” può inoltre affiancare, in via opzionale, un secondo motore elettrico dedicato all’azionamento della presa di forza, denominata in questo caso “ePdf”, mentre la trazione è demandata a una trasmissione a due velocità, lenta e veloce, che permette al gruppo di motopropulsione di assicurare al transporter full electric la capacità di superare pendenze fino al cento per cento anche a pieno carico, quindi con massa complessiva fino a 50 quintali. A migliorare l’autonomia del mezzo, attualmente non dichiarata dalla Casa vicentina, concorre infine un sistema di frenata rigenerativa regolabile che integra la funzione retarder. Durante la marcia, soprattutto in discesa, consente di rallentare la macchina semplicemente rilasciando l’acceleratore e senza toccare i freni grazie all’azione di resistenza realizzata dal motore elettrico.

Titolo: Caron “Ec70” una scossa di energia

Autore: Redazione

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